Il pavimento finto parquet porta in casa tutta la bellezza del legno, senza i limiti del legno. PVC, Laminati o Gres Porcellanato? Ecco le alternative più innovative ed economiche al parquet!
1. I vantaggi del pavimento in finto parquet
2. Finto Parquet in PVC: pavimenti di tecnologia superiore
3. Laminato Parquet: Finto Legno… ma non troppo
4. Gres Porcellanato Effetto Parquet: Legno d’Autore
5. Gres Porcellanato, Laminato e PVC a confronto
Come il legno, meglio del legno. Sono i pavimenti in finto parquet, tra i più richiesti e apprezzati nel mondo delle pavimentazioni domestiche e commerciali.
Un pavimento effetto legno è in grado di rinnovare e ispirare gli ambienti con un tocco sempre elegante, autentico e ricercato. Il legno, d’altronde, è per estetica e bellezza il meglio che si possa desiderare.
Quello vero presenta però diversi limiti, perché delicato, deformabile e particolarmente scheggiabile. Il finto parquet ha allora il compito di risolvere i problemi legati a umidità, fragilità e corrosione, tipici del legno, senza snaturarne le pregevoli estetiche.
Replicare l’essenza legnosa di un pavimento parquet in maniera autentica è più che possibile. Il mercato ci offre diversi materiali preposti a quest’ardua impresa. Laminato, gres porcellanato e PVC sono i più noti e funzionali. Tali alternative saranno approfondite in seguito. Per adesso ci basta capire il perché convengono.
I motivi sono molteplici.
Un finto parquet di qualità, sia esso in laminato, in gres porcellanato o in PVC, porta in casa le ottiche naturali del miglior legno. Nuance e scanalature proprie del faggio, della quercia, del rovere e così via, risultano autentiche sia al tatto che alla vista. Il tutto con notevoli vantaggi da un punto di vista tecnico, economico e pratico.
Il finto parquet non soffre l’usura né si graffia. In superficie, è infatti rifinito da un’apposita patina protettiva che ne conferisce l’aspetto del legno e ne assicura resistenza e longevità. Tali pavimentazioni sono inoltre idrorepellenti, fonoassorbenti e silenziose al calpestio: addio ai problemi di umidità e ai fastidiosi scricchiolii tipici del parquet!
Interessante anche la posa flottante che contraddistingue PVC e laminati. I pavimenti flottanti si installano in maniera estremamente pratica ed economica, perché non richiedono né colla, né chiodi, né manodopera specializzata. Legnis in fundo, il finto parquet è facile da pulire e non richiede lucidatura, ceratura o particolare manutenzione.
Un vantaggio tira l’altro. Verrebbe da chiedersi dove sia l’inghippo. Non c’è trucco, non c’è inganno. Vero è che il parquet evoca atmosfere calde e raffinate, difficili da equiparare. Ma i pavimenti effetto legno vanno oltre, perché portano bellezza delle essenze più pregiate in ogni dimora, a prezzi più bassi, senza peccare di qualità.
Qual è la migliore alternativa al parquet? Scopriamola!
Il PVC apre la nostra galleria dei pavimenti effetto legno. Noto all’anagrafe come Poli Vinil Cloruro (appunto PVC), il materiale è particolarmente prestante per qualsiasi esigenza d’arredo. Flessibilità e resilienza sono le principali proprietà: le doghe in PVC, meglio conosciute come lame viniliche, sono indeformabili. Se soggette a impatti o sollecitazioni, si adattano alla pressione del corpo contundente per poi ritornare alla struttura originale.
Molto resistente ad acqua e umidità, un parquet in PVC non tradisce le naturali proprietà traspiranti tipiche del legno, anzi le massimizza grazie a un’anima in termoplastica super isolante. Il pavimento finto parquet in vinile è caldo d’inverno e fresco d’estate, piacevolmente calpestabile anche a piedi nudi. Ottime le proprietà acustiche: il PVC è probabilmente il migliore isolante acustico della nostra rassegna. Comfort al calpestio ed effetto tepore completano il quadro, sarà come camminare su un vero parquet.
Uno dei principali fattori distintivi delle lame in PVC è sicuramente la semplicità di posa. L’installazione può avvenire in poche ore e non necessita chiodi, utensili professionali e manodopera specializzata. Il finto parquet si applica su qualsiasi superficie (purché abbastanza levigata) e non richiede di limare le porte, è infatti particolarmente sottile.
Queste le quattro tipologie di posa di un finto parquet in polivinile:
- Autoadesiva: Le doghe adesive sono molto sottili (in genere tra i 2 e i 4 mm) e si applicano come semplici adesivi. È sufficiente rimuovere la pellicola alla base delle lastre e applicarle adiacentemente sul pavimento con la giusta pressione.
- A incastro: Le lame in finto legno cono in questo caso leggermente più spesse e si assemblano tra di loro grazie un intuitivo clic system. Sinonimo di robustezza e qualità, sono indicate anche per ambienti commerciali a maggior traffico.
- Autoposante: Niente di più intuitivo. Il finto parquet si installa in massima semplicità, allineando le lame sul pavimento. Né chiodi, né colle, né giunture.
- Da incollare. Il sistema di posa ricalca quello delle lame autoadesive, ma in questo caso si preferisce utilizzare un’apposita colla (applicata tramite rullo sul fondo) per assicurare una maggiore presa al rivestimento.
Eccoci dunque ai pezzi pregiati del repertorio. Tra l’ampia gamma di pavimenti finto parquet in PVC, proponiamo quelli offerti da Gerflor e Quick Step, due case produttrici europee più che rinomate nel panorama internazionale dei rivestimenti resilienti.
Qualità e performance tecniche sono assicurate, la resa estetica altrettanto. Gerflor e Quick Step offrono collezioni votate all'eccellenza, dai fantastici design e le estetiche sempre autentiche e ricercate. Di gran lunga i marchi più in voga nel mondo del PVC residenziale e commerciale. I prodotti sono eleganti e rifiniti al dettaglio. Scanalature, nuance e altri dettagli, concorrono per un effetto parquet più che realistico. Le immagini rendono più di ogni parola.
Il laminato ci ricorda da vicino il caro e vecchio parquet. Le doghe presentano infatti una struttura multi composita, per uno spessore che non va oltre i 10 mm. Il cuore del laminato è in fibra di legno e su questi è posto un foglio decorativo che ricrea l’ottica del vero legno. Un film superficiale in resina melamminica, particolarmente resistente all’usura, chiude il quadro. Tale strato protettivo conferisce lucentezza alla pavimentazione, riparandola da eventuali graffi, ammaccature e abrasioni. Forte dentro, bello fuori.
Il finto parquet in laminato non presenta gli stessi requisiti di flessibilità e resistenza all’acqua del PVC, ma garantisce grossomodo ottimi standard qualitativi. Il sistema di posa è quello a incastro già visto per le lame in PVC, un plus di praticità e versatilità non indifferenti. Prima di applicare il laminato, è consigliabile rivestire il fondo preesistente con un sottopavimento. Ne guadagneremo di performance isolanti, sia termiche che acustico.
Ci si chiede spesso se il laminato effetto legno sia altrettanto adatto in bagno e cucina, ambienti particolarmente umidi, dove il parquet è difficilmente congeniale. In realtà, il laminato per bagno non è consigliato. Per quanto a prova d’acqua, tale rivestimento finisce col soffrire gli eccessi di vapore e umidità, proprio a causa del cuore in fibra legnosa. Se proprio non si vuole fare a meno dell’effetto legno anche in bagno, consigliamo allora di optare per PVC o gres porcellanato.
Le tipologie di parquet laminato offerteci dal mercato sono numerose e differenziano i vari ambiti di utilizzo in cui questo rivestimento può essere applicato. Un’ottima classificazione può essere fatta in base alla tecnologia di realizzazione. Distinguiamo:
- Laminato HDF (High Density Fibreboard). Il parquet è ottenuto assemblando i vari strati (base in fibra di legno, foglio decorativo e film protettivo in resina). È di gran lunga la soluzione più utilizzata in ambito domestico.
- Laminato HPL (High Pressure Laminate). Film protettivo e foglio decorativo sono pressati separatamente ad alta temperatura e vengono successivamente assemblati all’anima della doga. Tale varietà è la più duratura nel tempo, ottima per centri commerciali, ristoranti e location ad alto traffico pedonale che vogliono puntare sulla freschezza dell’effetto legno.
- Laminato DPL (Direct Pressure Laminate). Il parquet è ottenuto tramite una singola pressatura di tutti i tre strati che lo compongono. Torniamo nell’ambito residenziale.
Un ulteriore parametro utile alla scelta del finto parquet in laminato può essere la classe di abrasione. Tale variabile identifica la resistenza del pavimento alle sollecitazioni e all’usura e determina quindi qualità e destinazione d’uso. La classe d’abrasione è riconoscibile dalla terminologia AC stabilita dallo standard europeo EN 13329/00. La tabella riassume i vari livelli di resistenza.
Anche in questo caso proponiamo tre tra i prodotti più in vista del nostro repertorio.
Joka per gli “entry-level” alla ricerca di una soluzione economica ma al contempo affidabile e di qualità; Tarkett per le esigenze residenziali o commerciali leggermente più avanzate; Quick-Step per chi cerca il massimo dell’eccellenza e dell’autenticità.
I migliori produttori europei di finto parquet in laminato offrono prodotti di assoluta qualità, pregevoli per tecnica ed estetica. Finiture spazzolate per un effetto lucente o design bisellato un look del vero legno massello? La scelta è ampia e i motivi cromatici non deludono. Le ottiche e le nuance sono quelle naturali del legno: noce, faggio, acero, rovere, ciliegio, castagno, pino, wengé, frassino… nessuno è escluso. Vedere per credere…
A chiudere la nostra rassegna è il finto parquet in gres porcellanato. Il gres porcellanato è un tipo di ceramica per pavimenti molto nota. Esteticamente apprezzabile, è utilizzata in moltissimi contesti residenziali e non solo.
Il pregio di queste pavimentazioni sta nella loro elevata idrorepellenza. Il gres presenta infatti una delle più basse percentuali di assorbimento all’acqua del mercato ed è quindi particolarmente resistente all’infiltrazioni di acqua e altri liquidi. Tale caratteristica risolve i vari limiti relativi all’umidità già visti per il vero parquet in sede di umidità, fughe e conseguenti spaccature.
Per questo motivo, il materiale è particolarmente indicato anche in bagno, cucina, terrazzi e bordo piscina, ambienti tipicamente non inclini a ospitare parquet o laminati.
Come il PVC o in laminato, il gres porcellanato effetto parquet garantisce importanti performance meccaniche. In fase di lavorazione, la ceramica è infatti cotta ad una temperatura elevatissima. Il che rende le piastrelle in gres particolarmente resistenti a graffi, usura, eventuali abrasioni e agenti chimici.
Abbiamo visto come da un punto di vista tecnico, queste pavimentazioni non difettano più di tanto dalle altre soluzioni. La posa non è pero altrettanto semplice.
Se non si è esperti del mestiere, è opportuno chiamare un piastrellista o comunque qualcuno in grado di assicurare una posa corretta e funzionale. I listelli o le piastrelle in gres effetto legno possono essere applicate a incastro, con posa flottante, ma è necessario ad ogni modo l’impiego di malta cementizia, possibilmente di qualità. Abilità e precisione faranno la differenza. C’è pur sempre in ballo il destino della propria abitazione.
Il finto parquet gres porcellanato ha poi il difetto di risultare freddo al contatto: camminandoci a piedi nudi o senza scarpe, ad esempio, non avremo la stessa sensazione di calore del vero legno o del parquet in PVC. Un occhio, infine, anche alla porosità. Alcuni parquet in gres potrebbero essere infatti più soggetti alla macchie se eccessivamente rifiniti in superficie.
Quanto al design, nulla da obiettare. Il tocco è dei più moderni e realistici. Eleganza della ceramica e del legno si fondono per ottiche ricercate, autentiche, a portata di ogni ambientazione.
Abbiamo conosciuto da vicino le migliori pavimentazioni effetto legno del momento. Difficile capire quale possa essere realmente la migliore alternativa. Di certo, tutte e tre garantisco un rivestimento di qualità a un prezzo decisamente più basso rispetto al parquet. L’effetto legno rivive in soluzioni innovative, pratiche, moderne e soprattutto resistenti. Un finto parquet è molto più vero di quanto il nome possa suggerire.